Apparati di registrazione e riproduzione
Poiché l’impianto audio dello studio TV é progettato per la funzione prevalente di ripresa, le uscite del mixer sono collegate alle macchine di registrazione videomagnetica; la regia audio viene utilizzata solo eccezionalmente per l’Edizione, nei casi di urgenza e per produzioni che hanno minori esigenze di lavorazione della colonna sonora. In generale l’Edizione, intesa sia come accoppiamenti di montaggio audio-video che come lavorazione della colonna sonora, richiede lavorazioni più complesse e necessita di apparecchiature specifiche come, ad esempio, registratori audio multipista. Pertanto le esigenze di edizione sono risolte in specifiche sale appositamente attrezzate. Fatta la doverosa premessa, passiamo ora a considerare le apparecchiature che più comunemente sono installate in una regia audio televisiva. Tra queste, quelle che si servono di nastro magnetico sono da considerarsi completamente obsolete, al giorno d’oggi ma ho ritenuto utile elencarle per completezza d’informazione.
- Registratori a bobina; generalmente utilizzano nastro da 1/4″ e hanno due velocità. La velocità minore é utilizzata nelle produzioni di minore impegno e consente un minore consumo di nastro. Questi registratori hanno spesso una traccia su cui viene inciso un codice temporale di indirizzo SMPTE (Time Code) che consente di numerare e successivamente individuare ogni semiquadro del segnale televisivo e contemporaneamente memorizzare con lo stesso numero di indirizzo la corrispondente posizione del nastro audio sul registratore. Ciò permette di sincronizzare audio e video indipendentemente dagli apparati utilizzati e dal momento in cui audio e video sono stati registrati.
- Registratori a cassetta; servono alla riproduzione di cassette con nastro da 1/8″ e devono avere le seguenti caratteristiche: possibilità di essere telecomandati dal banco audio e di ricerca e ripetizione di un determinato brano. Possibilità di selezionare le varie curve di Bias ed equalizzazione per il tipo di nastro impiegato. Circuito Dolby di riduzione del rumore di fondo. Anche se i registratori a cassetta sono ancora presenti in una regia audio, in tempi recenti si é affermato l’utilizzo dei cosiddetti registratori DAT (Digital Audio Tape). Essi consistono in registratori/lettori di cassette audio di formato speciale su cui il suono viene inciso utilizzando la tecnologia digitale. La loro elevata qualità, nonché le varie possibilità di identificazione e memorizzazione dei brani in esse contenuti, fanno sì che il nastro DAT sia stato, qualche anno fa, il mezzo più utilizzato in una regia audio per registrare e, soprattutto riprodurre, brani musicali destinati alla produzione del programma televisivo. A esso si sono via via affiancati altri mezzi di registrazione e riproduzione di brani audio in formato digitale, tra cui il Minidisc, che utilizza un supporto ottico-magnetico. Il suo funzionamento, basato su tecniche digitali, permette infinite possibilità di edizione dei suoni prima del loro utilizzo nonché di programmare in vario modo la sequenza degli stacchi. Anche questi sistemi digitali sono ormai relegati a un utilizzo sporadico.
- Registratori a ciclo continuo; sono raggruppati in unità multiple e permettono la riproduzione rapida di brevi stacchi musicali o effetti sonori. Possono essere gestiti da un programmatore che dispone la sequenza degli stacchi e la loro ripetizione. A tal fine vengono registrati sul nastro due impulsi (detti cue) uno a 1000 Hz per lo start e uno a 200 Hz per lo stacco a fine effetto.
- Giradischi e lettori di CD; in una regia audio televisiva sono installati, anche se il loro uso sta ormai scomparendo, anche uno o più giradischi per la riproduzione di dischi fonografici convenzionali. Ormai da molti anni, tuttavia, tali dischi sono stati quasi completamente rimpiazzati dai cosiddetti Compact disc (CD) che, utilizzando la tecnologia digitale, assicurano una qualità incomparabile con quella dei sistemi tradizionali, sia per quanto riguarda la dinamica che per quanto riguarda il rumore di fondo.
- Lettori di schede SD; i brani, sotto forma di file informatico, si trovano su un supporto SD, Micro SD o anche USB Key.
- Sistemi computerizzati; si tratta di server audio o, spesso, audio/video che permettono di richiamare in tempi rapidissimi e di riprodurre i file audio, quasi sempre organizzati in playlist preparate di volta in volta per la singola trasmissione.