lunedì 13 Maggio 2024

I circuiti audio

L’impianto audio, diversamente da quello video, ha generalmente tutte le apparecchiature concentrate in un unico locale, la Regia audio. Due sono i principali circuiti dell’impianto audio: la catena fonica e la distribuzione degli ascolti. Per catena fonica si intende il circuito di linee foniche e di apparati che trasferisce il segnale a partire dal punto di generazione (trasduttore microfonico) sino all’uscita verso gli utilizzatori attraverso vari processi di selezione, miscelazione e modifica del suono che si effettuano nel Mixer audio. La parte circuitale esterna al mixer transita attraverso una matrice di smistamento a sezionatori detta quadro incroci (patch bay). Analogamente al telaio dei sezionatori video, nel quadro incroci le linee audio sono sezionate e smistate mediante cavallotti a spina (generalmente delle dimensioni normalizzate di 1/8″ e 1/4″). Negli impianti più aggiornati molti dei segnali audio fanno capo anche a una matrice elettronica di commutazione che consente una selezione rapida, anche in associazione al relativo segnale video, delle varie sorgenti esterne alla regia audio. Gli alti livelli sono raggruppati in unità di ancoraggio ben distinte, assemblate in due parti separate dello stesso telaio, per evitare fenomeni di diafonia tra le linee che trasportano segnali microfonici (a basso livello) e quelle che trasportano segnali di linea (ad alto livello). Vediamo ora dal punto di vista operativo le caratteristiche delle linee audio:

Linee microfoniche da studio

Sono linee bilanciate composte da coppie di conduttori protetti meccanicamente ed elettricamente da una doppia schermatura di calza metallica. Negli impianti più recenti, per percorsi particolarmente lunghi, in luogo di linee singole tra la regia e lo studio si preferisce impiegare cavi multipolari che possono contenere anche più di 30 coppie. I cavi audio standard sono da 6-12-24 coppie. Nello studio le linee microfoniche sono generalmente attestate su piastre perimetrali di attacco su cui vengono collegati i vari microfoni. Le linee microfoniche sono terminate su bassa impedenza (200-400 ohm) in quanto il rumore raccolto per induzione da una linea é direttamente proporzionale alla sua impedenza. Esse sono sempre bilanciate, pertanto gli ingressi microfonici del mixer devono essere bilanciati e flottanti, ovvero senza riferimento al potenziale di terra. I circuiti interni del mixer, invece, sono sbilanciati e riferiti alla massa del telaio. Sarà quindi sempre necessario adattare le linee bilanciate ai circuiti sbilanciati. Ciò viene realizzato, di solito, tramite un traslatore (o trasformatore) di impedenza, con larghezza di banda da 40 Hz a 15 KHz, che isola l’ingresso dai disturbi della linea e porta la bassa impedenza della linea stessa a un valore più elevato, al fine di avere un segnale più alto all’ingresso del primo stadio. Il traslatore introduce, tuttavia, un ritardo di fase differenziale che può dare luogo a distorsioni quando, come nella ripresa stereo, vengono sommati due segnali. In questo caso i traslatori vengono sostituiti da circuiti adattatori di tipo elettronico.

Linee ad alto livello a +6 dB

Possono innanzitutto essere distinte in base al senso del segnale:

a) linee di ingresso
  • Linee delle sorgenti locali quali registratori a bobine e a cassette, lettori CD, jingle machines, piatti giradischi e ricevitori dei radiomicrofoni.
  • Linee dalla Centrale video tramite le quali vengono indirizzati collegamenti da e verso unità mobili e studi esterni, programmi provenienti da reti nazionali o Eurovisione e collegamenti via satellite, questo nel caso in cui la regia dello studio svolga la funzione di regia centrale o di coordinamento.
  • Linee dei rientri dei circuiti ad anello, ossia quei circuiti tramite i quali un segnale esce dal mixer, viene trattato in apparecchiature esterne, quali riverberi digitali, compressori-espansori, equalizzatori, e poi rientra nuovamente nel mixer.
b) linee di uscita
  • comprendono le linee che portano i segnali agli utilizzatori, ovvero alle centrali RVM e Video, all’RVM locale, e tutti quei segnali che alimentano in vario modo le linee ausiliarie (ascolti, circuiti ad anello, foldback, ecc.).
Linee ad alto livello a +12 dB

Alcuni utilizzatori lontani sono alimentati non attraverso i Ponti radio o i link satellitari, ma attraverso linee telefoniche opportunamente corrette. In questo caso, quando lunghe distanze e maggiore attenuazione specifica richiedono stazioni intermedie di amplificazione, i segnali lasciano lo studio con un livello di + 12 dB rispetto al livello di riferimento.