mercoledì 24 Aprile 2024

La distanza critica

Distanza critica e posizionamento del microfono
Il microfono è dunque il principalecomponente di ogni registrazione del suono (soprattutto  del parlato), nonché dei sistemi di trasmissione. Tuttavia esso non potrà mai discriminare efficacemente il suono desiderato (suono diretto) dalla riverberazione indesiderata (suono riflesso). Inoltre, un microfono non potrà migliorare l’acustica dell’ambiente in cui è posizionato. In ogni ambiente c’è una distanza (misurata a partire dalla sorgente sonora) in cui il suono diretto e quello riflesso (o riverberato) hanno uguale intensità. In acustica è conosciuta come Distanza Critica ed è abbreviata in Dc. Se un microfono è posizionato alla distanza critica o addirittura più lontano dalla sorgente sonora, la qualità del parlato che viene captato sarà scadente. Questa scarsa qualità del suono viene spesso definita come riverberante o “cavernosa”. Inoltre, le parole saranno difficili da comprendere in quanto il suono riflesso sovrasta e rende sfocato il suono diretto. Per la valutazione della Distanza Critica sono richiesti:
  • Metro a nastro da 10 metri
  • Fonometro
  • Radioregistratore portatile
  1. Piazzate l’apparecchio radio a una estremità della stanza da esaminare e sintonizzatelo tra due stazioni. Questo rumore bianco stabile verrà utilizzato come sorgente sonora. Naturalmente, se si dispone di un generatore di rumore bianco collegato a un amplificatore, la valutazione della distanza critica sarà più precisa.
  2. Stendete il metro a nastro dall’apparecchio alla parete opposta della stanza e fissatelo a terra. Il metro rappresenterà un riferimento per le distanze.
  3. Impostate il fonometro su “Pesatura A”, “Risposta lenta”, “Fondo scala = 90 dB”. Utilizzando come riferimento il metro, piazzatelo a circa 30 centimetri dalla sorgente sonora.
  4. Aumentate il volume fino a quando il fonometro non indicherà 0, corrispondente a un livello di pressione sonora (SPL) di 90 decibel.
  5. Arretrate il misuratore fino a 60 centimetri. La lettura dovrà scendere di 4-6 dB.
  6. Impostate un fondo scala di 80 dB e spostate il fonometro a una distanza doppia della precedente. La lettura dovrà scendere ancora di 4-6 dB.
  7. Continuate ad allontanare il fonometro, la cui lettura dovrà scendere di 4-6 dB per ogni raddoppio della distanza. Questo avverrà fino a quando non sarà stata raggiunta la distanza critica.
  8. Durante uno di questi spostamenti la lettura del misuratore non scenderà della quantità prevista, ma resterà relativamente stabile fino a una notevole distanza dalla sorgente sonora. Prendete nota della distanza alla quale la lettura rimane stabile per la prima volta. Questa è la Distanza Critica (Dc).
In generale un microfono omnidirezionale dovrebbe essere messo a un distanza dalla sorgente sonora non superiore al 30% della Distanza Critica. (es. se essa è di 3 metri, il microfono dovrà essere messo a non più di 1 metro dalla sorgente). Un microfono direzionale dovrebbe essere messo a una distanza non superiore al 50% della Distanza Critica. Nel caso non ci si possa attenere a questi criteri generali e sia necessario posizionare il microfono a distanze superiori, si consiglia di rendere la stanza meno riflettente mediante interventi sull’acustica o bisognerà accontentarsi di una qualità sonora inferiore.
Nota: Questo capitolo non riguarda i problemi di intelligibilità causati da rumore di fondo indesiderato, quale quello generato dai condizionatori d’aria o dalle ventole dei corpi illuminanti. In questi casi lo scarso rapporto segnale-rumore rovinerà la chiarezza del parlato anche se il microfono è posizionato a una distanza inferiore al 50% della Distanza Critica. I problemi di intelligibilità causati dal rumore di fondo devono essere risolti attenuando la fonte di rumore, spostando il microfono più vicino alla sorgente o utilizzando per il segnale dei microfoni dei dispositivi di riduzione del rumore ambiente. I vari principi di funzionamento di questi dispositivi verranno affrontati in futuro in una specifica monografia.